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Aflatossina

Le aflatossine rappresentano una delle preoccupazioni principali dei coltivatori di mandorle. Sostanze chimiche prodotte da alcune muffe, le aflatossine sono correlate all’insorgenza del cancro e devono essere eliminate durante la coltivazione e il trattamento.

Cosa sono le aflatossine?

Le aflatossine sono delle sostanze chimiche prodotte naturalmente da alcune muffe, in particolare l’aspergillus flavuse l’a. parasiticus. La preoccupazione per la salute relativa alle aflatossine è la loro potenziale cancerogenicità. L’esposizione cronica alle aflatossine è in grado di aumentare il rischio di insorgenza di cancro al fegato.

Le muffe produttrici di aflatossine sono comuni in natura e interessano numerosi raccolti. Nelle mandorle, la fonte di contaminazione proviene dal terreno, da mandorle infestate in precedenza (mandorle mummie) e dall’Amyelosis transitella o altri insetti. Le spore delle muffe possono essere trasferite e svilupparsi su gherigli danneggiati. Condizioni favorevoli per la crescita delle muffe comprendono alta umidità e temperature elevate.

Poiché sono cancerogene, alcuni Paesi hanno stabilito dei limiti di tolleranza delle aflatossine, al fine di ridurre il rischio di esposizione.

Quando le mandorle sono testate in laboratori circa la presenza di aflatossine e si riscontrano livelli superiori ai limiti consentiti da un Paese, la spedizione dovrà essere rivista o rifiutata, con conseguenti perdite finanziarie elevate per il coltivatore e il produttore.

Ricerca dell’Almond Board Of California sulla riduzione al minimo della presenza di Amyelosis transitella onde evitare l’insorgere delle aflatossine.

Il settore delle mandorle dispone di programmi e procedure atte a ridurre al minimo la presenza di aflatossine in ogni stadio di produzione, non solo in risposta al campionamento, test e lavorazione, ma anche con un’attenzione rivolta all’ambiente dei mandorleti, in cui ha inizio la contaminazione di aflatossine e in cui occorre affrontare tale problema.

I coltivatori sono in grado di ridurre la potenziale diffusione di aflatossine minimizzando i danni causati dall’Amyelosis transitella.

La prevenzione da Amyelosis transitella consiste in:

Misure sanitarie invernali 

La rimozione delle mandorle mummie, ossia quelle che restano sull’albero dopo il raccolto, prima della crescita delle gemme, entro il 1° febbraio. Le mandorle mummie sono il principale rifugio per lo svernamento dell’Amyelosis transitella e la loro rimozione rappresenta il metodo di controllo più efficace. Dopo la rimozione, devono essere distrutte entro il 15 marzo.

Raccolto anticipato

Quando le mandorle sono raccolte il prima possibile dopo la maturazione e sono rimosse prontamente dal mandorleto si evita il deposito di una terza generazione di uova.

Gestione delle scorte

Quando riserve di mandorle con il mallo vengono accumulate, l’umidità presente nelle mandorle unita al caldo crea terreno fertile per la diffusione della muffa di aspergillus e la produzione di aflatossine. Il rispetto di buone prassi agricole eviterà la diffusione delle muffe.

Trattamento stagionale

Se si seguono le linee guida sulle misure sanitarie invernali e il raccolto anticipato, il trattamento stagionale per la Amyelosis transitella potrebbe non essere necessario. Un campione di raccolto è in grado di stabilire la necessità di eventuali trattamenti.

Grazie alla riduzione al minimo dei danni ai nocciolicausati dall’Amyelosis transitella, il settore delle mandorle californiano può continuare a fornire prodotti di alta qualità in tutti i mercati; inoltre, grazie alla maggiore sorveglianza sulle aflatossine svolta dai produttori, i mercati di esportazione soggetti a dei limiti di tolleranza potranno star certi di ricevere un prodotto di alta qualità che rispetta gli standard.

Le ramificazioni per il mercato causate dalle epidemie di aflatossine.

Poiché sono cancerogene, sono stati stabiliti dei limiti di tolleranza delle aflatossine, al fine di ridurre il rischio di esposizione. Quando le mandorle sono testate in laboratorio circa la presenza di aflatossine e si riscontrano livelli superiori ai limiti consentiti, la spedizione dovrà essere lavorata nuovamente o rifiutata, con conseguenti perdite finanziarie elevate per ilcoltivatore e il responsabile del settore.

Pre-export checks (PEC).

L’Unione Europea (UE), uno dei principali mercati delle mandorle californiane, ha uno dei limiti consentiti più bassi circa la contaminazione da parte delle aflatossine, attualmente pari a 10 ppb in totale, con 8 ppb B1. Poichè conduce test obbligatori sulle mandorle californiane importate nei Paesi UE a partire dal 2007, il settore delle mandorle californiane dispone di un programma di test sulle aflatossine da svolgere prima di effettuare le spedizioni nell’Ue. Nel 2015, il programma Pre-Export Checks era attuato ai sensi del Regolamento UE 2015/949, secondo cui le autorità portuali dell’UE devono sottoporre le spedizioni di mandorle U.S.A. accompagnate da certificato PEC a meno dell’1% di controlli al confine. Essendo un programma volontario, un certificato PEC non rappresenta un requisito per l’importazione nell’UE.

Gli incaricati californiani che effettuano spedizioni classificate con i codici CN 0802.11 e 0802.12 per i lotti sfusi con guscio e sgusciati destinate all’Unione Europea (UE) ai sensi del programma PEC devono firmare un Protocollo di intesa con l’Almond Board of California (ABC). Unitamente a un Protocollo d’intesa corrente firmato, i partecipanti PEC ricevono un manuale sul programma PEC e seguono una formazione sull’uso del sistema ePEC erogata dal personale ABC. Inoltre, tutti i partecipanti PEC sono soggetti alla supervisione dell’ABC e dell’USDA al fine di accertare la conformità.

PDF
Manuale del Programma PEC Versione 10.2

Lettera di addendum al PEC.

Il programma di certificazione Pre-Export Check (PEC) ha riscosso un incredibile successo sin dalla sua creazione il 1° agosto 2015. Nonostante tale successo, abbiamo riscontrato un piccolo problema ricorrente, relativo alle informazioni di contatto internazionali nella casella I.6 Persona responsabile della spedizione nell’UE. L’Almond Board of California (ABC) comprende che tali informazioni possono non essere sempre disponibili al momento della firma del certificato PEC da parte dell’USDA. Una volta che l’USDA firma il certificato PEC, il suddetto è ritenuto definitivo e non è possibile modificarlo. Per tale motivo, il certificato PEC è inviato senza che la casella I.6 sia compilata. Diverse spedizioni hanno subito dei ritardi alla dogana all’arrivo a causa della mancanza di informazioni nella casella I.6.

Per ridurre tale problema, l’ABC ha creato una lettera di addendum al PEC. La lettera è inviabile al di fuori del sistema PEC quale integrazione del certificato PEC. Le informazioni contenute nella lettera sono molto simili al certificato PEC, ma contengono solo i campi pertinenti. Si prega di notare che tale lettera non sostituirà l’analisi delle aflatossine o l’Annex II (pagina delle firme dell’USDA). Il feedback da parte dei partner europei, dei funzionari governativi, delle autorità portuali locali e degli uffici del Foreign Agricultural Service (FAS) è stato positivo.

PDF
Lettera di addendum al PEC

Salvare il PDF sul desktop e usare Adobe Acrobat per aprirlo. Il file non sarà visualizzato in anteprima nel browser Internet. La parte che effettua la spedizione (responsabile di settore, commerciante, intermediario, ecc.) deve compilare solo i campi evidenziati in blu. Si tratta di una lettera in formato standard che deve essere coerente tra i fornitori. Il formato e la dicitura non devono subire delle modifiche, onde evitare confusione tra le autorità di importazione. Anche in questo caso, chi spedisce deve compilare solo le parti evidenziate in blu.

 

Altre domande?

Per ulteriori informazioni, contattate pure Julie Adams (jadams@almondboard.com).

Laboratori approvati dall’USDA per il programmaPEC

Le analisi PEC devono essere condotte da un laboratorio approvato dall’USDA. Solo i laboratori approvati dall’USDA sono autorizzati a inserire i risultati in un certificato di analisi PEC.

I laboratori partecipanti sono stati valutati e approvati dall’U.S. Department Of Agriculture, Agricultural Marketing Service, Science And Laboratories Program.

Laboratori approvati dall’USDA

Visualizza elenco di laboratori approvati dall’USDA.