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Atlantic Re:think: Parte della soluzione

Lo Almond Board ha recentemente collaborato con The Atlantic per evidenziare l'impegno della comunità californiana produttrice di mandorle a sostegno di un'agricoltura responsabile. Puoi leggere un'anteprima dell'articolo qui sotto.

17/2/2021

NELLA PRIMAVERA DEL 2013, Christine Gemperle ha aperto una lettera ed ha iniziato a farsi prendere dal panico.

A quel tempo, la California era a due anni da quella che alla fine sarebbe stata considerata la peggiore siccità della storia dello stato e Gemperle, un coltivatore di mandorle dal 1997, aveva già visto continue riduzioni nella sua assegnazione di acqua di irrigazione dal bacino idrico del lago Shasta. E da quel momento, come lo informava la lettera che teneva in mano inviata dall'azienda idrica locale, avrebbe ricevuto solo il 20% dell'acqua di cui di solito aveva bisogno per sostenere il frutteto di 37 ettari in comproprietà con suo fratello a Gustine, una piccola città a est di San Josè.

"Quando ricevi quella notizia per la prima volta, metti la testa tra le mani", dice. "Ti siedi lì e respiri, e tu pensi: 'Ok. Cosa faremo?

La Central Valley della California è uno dei pochi posti al mondo con il clima mediterraneo necessario per coltivare mandorle, motivo per cui qui si produce più dell'80% dell'offerta mondiale. Gemperle è cresciuta nel frutteto di mandorle della sua famiglia nella vicina Turlock e, mentre le condizioni erano spesso ideali per l'agricoltura in quel luogo, aveva capito da tempo che la siccità faceva parte della vita in California. Ma non aveva mai provato niente del genere, come del resto nessuno dei 7.600 coltivatori di mandorle dello stato. Questo perché, secondo gli scienziati, quella non era una normale siccità. Il cambiamento climatico stava facendo salire le temperature, aumentando l'evaporazione da bacini idrici, fiumi e suolo e riducendo il manto nevoso dello stato al minimo storico. Anche ipotizzando che il cambiamento climatico non aveva innescato la siccità, lo stava comunque peggiorando di gran lunga.

Ancora più spaventosa per gli agricoltori californiani, la siccità era stato un segno inequivocabile delle cose a venire. In effetti, mentre il pianeta continua a riscaldarsi, si prevede che cicli di siccità e inondazioni estreme - un modello noto come "colpo di frusta” climatico per le precipitazioni - diventeranno molto più comuni, ponendo maggiori sfide ad un'industria che lavora per soddisfare la crescente domanda globale di alimenti a base vegetale. "La siccità è stata davvero un colpo di avvertimento", afferma Katherine Jarvis-Shean, consulente per i sistemi di frutteti dell'Università della California.

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